Un viaggio tra fede, natura e storia per celebrare gli 800 anni dalla morte del Poverello di Assisi.
Nel 2026 si celebra l’Ottavo Centenario dalla morte di San Francesco d’Assisi, uno dei santi più amati e rappresentativi della spiritualità cristiana.
Questa ricorrenza che commemora gli 800 anni dalla morte di San Francesco d’Assisi, è l’occasione perfetta per intraprendere un pellegrinaggio attraverso i luoghi che hanno segnato la sua vita e il suo messaggio universale di pace, amore per il creato e semplicità.
Chi era San Francesco?
San Francesco d'Assisi, nato Giovanni di Pietro di Bernardone nel 1182, era figlio di un ricco mercante. Cresciuto in un ambiente agiato, da giovane amava la vita mondana e sognava di diventare cavaliere.
Tuttavia, dopo un periodo di malattia e prigionia, iniziò un profondo cambiamento interiore. Intorno al 1206, egli abbandonò la vita agiata e iniziò a vivere in povertà, dedicandosi completamente a Dio e ai poveri. Ricevette una chiamata spirituale mentre pregava nella chiesetta di San Damiano, dove sentì la voce di Cristo che gli diceva: "Francesco, va' e ripara la mia casa, che come vedi è tutta in rovina." Da lì cominciò la sua missione.
Nel 1209 fondò l'Ordine dei Frati Minori, basato sulla povertà, sull'umiltà e sull'amore per tutte le creature. In seguito, nacquero anche l’Ordine delle Clarisse (con Santa Chiara) e il Terz’Ordine francescano per i laici.
Nel 1224, ricevette le stimmate (le ferite di Cristo) sul monte della Verna, primo caso noto nella storia cristiana.
Morì il 3 ottobre 1226 ad Assisi. Fu canonizzato due anni dopo, nel 1228, da Papa Gregorio IX, e la sua tomba si trova nella Basilica omonima ad Assisi.
Perché è uno dei Santi più conosciuti al mondo?
San Francesco d’Assisi è famoso in tutto il mondo per il suo straordinario esempio di vita semplice, umile e profondamente spirituale.
È anche famoso per aver fondato l’Ordine francescano, che ancora oggi ispira migliaia di persone in tutto il mondo.
La sua spiritualità era semplice ma profonda: basata sull’amore, sull’umiltà, sul perdono e sulla pace. Proprio per questo San Francesco è spesso visto come un simbolo di pace e di fratellanza universale.
Ma ciò che lo rende davvero speciale e universalmente ammirato è il suo profondo amore per la natura, gli animali e ogni creatura vivente. Francesco vedeva il mondo intero come una grande famiglia: chiamava il sole “fratello” e la luna “sorella”, parlava agli uccelli, e si prendeva cura dei malati, dei poveri e degli emarginati. A tal proposito ha scritto il Cantico delle Creature (che tra l’altro è uno dei primi testi poetici in volgare italiano).
Tappe Principali Vita San Francesco
L'itinerario imperdibile del Pellegrinaggio ad Assisi
Visitare i luoghi di San Francesco d'Assisi non è solo un viaggio geografico, ma soprattutto un percorso interiore. Ripercorrere le tappe principali della vita di San Francesco significa entrare in contatto con una figura che ha segnato profondamente la spiritualità cristiana e il rapporto tra uomo, natura e Dio.
Per vivere in profondità questo percorso interiore, soprattutto in occasione degli 800 anni dalla morte del Poverello, non c'è scelta migliore di un pellegrinaggio organizzato ad Assisi. Liberi da ogni incombenza pratica, potrete dedicare ogni istante alla meditazione e alla spiritualità francescana.
Il nostro itinerario parte naturalmente da Assisi, la città natale di Francesco. Qui tutto parla di lui. Il primo luogo da visitare è la Basilica di San Francesco, composta da due chiese sovrapposte: la Basilica Inferiore e la Basilica Superiore. In queste due meravigliose costruzioni gotiche, impreziosite dagli affreschi di Giotto e Cimabue, si respira ancora oggi una spiritualità intensa.
Nella cripta si trova la tomba del Santo, meta di pellegrini da tutto il mondo.
Passeggiando per le strade di Assisi si incontrano altri luoghi fondamentali. La Chiesa di San Damiano, poco fuori dalle mura, è il luogo in cui Francesco sentì la voce del Crocifisso che gli diceva: “Va’ e ripara la mia casa”. È qui che iniziò la sua vera conversione. San Damiano fu anche il luogo dove Chiara, seguace di Francesco, fondò l’ordine delle Clarisse.
Un'altra tappa importante è la Porziuncola, oggi inglobata all'interno della Basilica di Santa Maria degli Angeli, nella pianura sotto Assisi. È una piccola chiesetta, ma ha un valore immenso: qui Francesco fondò l’Ordine dei Frati Minori e qui scelse di morire, nel 1226. È forse il luogo che più di ogni altro conserva intatta la semplicità francescana.
Lasciando Assisi, ci dirigiamo verso La Verna, in Toscana. Questo santuario, situato tra i boschi del Casentino, è il luogo dove Francesco ricevette le stimmate nel 1224. La natura selvaggia, il silenzio e la pace di questo monte fanno capire perché proprio qui il Santo si sia sentito così vicino al mistero di Dio. Ogni angolo della Verna è un invito alla meditazione e alla contemplazione.
In conclusione, l’itinerario francescano è molto più di una serie di tappe religiose. È un cammino di riscoperta della semplicità, dell’amore per la natura, della fraternità universale. Ogni luogo visitato diventa un’occasione per riflettere su valori che, ancora oggi, possono parlare profondamente al cuore di ciascuno di noi.
Assisi non è solo un luogo da vedere, ma da vivere. Ogni pietra racconta una storia di semplicità, amore per la natura e fede profonda.
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