Assisi 2026
per gli 800 anni dalla morte di San Francesco

Visitare Assisi non significa solo fare una vacanza, ma vivere un’esperienza profonda, tra bellezza, storia e spiritualità.
Assisi è conosciuta in tutto il mondo per essere la città natale di San Francesco, patrono d’Italia e simbolo di pace, semplicità e amore per la natura. Proprio per questo, uno dei motivi principali per visitarla è la sua forte spiritualità.
Nel 2026 ricorrono gli 800 anni dalla morte di San Francesco d’Assisi, avvenuta il 3 ottobre del 1226. Un anniversario che non è soltanto un’occasione per ricordare uno dei santi più amati della storia della Chiesa, ma anche un’opportunità per riflettere sull’attualità del suo messaggio: un messaggio di pace, fraternità, semplicità e amore per il creato.
Qui, dal 22 febbraio al 22 marzo ha luogo un evento del tutto straordinario: l’Ostensione pubblica delle spoglie del Santo. Per la prima volta, il corpo di Francesco verrà esposto fuori dalla tomba nella cripta e collocato visibilmente ai piedi dell’altare maggiore nella Basilica inferiore, per permettere ai fedeli di rendere omaggio in modo diretto.





Il motto delle celebrazioni è “San Francesco vive”, che esprime come il suo messaggio (di povertà, fraternità, cura del creato) continui a ispirare anche dopo otto secoli.
Le celebrazioni non saranno solo devozionali: ci saranno momenti di preghiera, incontri e riflessioni sul messaggio francescano (pace, fraternità, servizio, cura della natura).
In Italia, il 4 ottobre (festa liturgica di San Francesco) diventerà nuovamente festa nazionale a partire dal 2026, in coincidenza con l’ottocentesimo anniversario. Questo rafforza il legame tra la figura di San Francesco e l’identità culturale e spirituale italiana.
I luoghi che verranno principalmente visitati dai pellegrini sono: La Basilica superiore di San Francesco, con i suoi affreschi meravigliosi di Giotto e Cimabue, è un luogo che colpisce non solo i credenti, ma anche chi ama l’arte e la storia. Camminare tra le sue navate fa riflettere e invita al silenzio e alla meditazione.
Oltre alla Basilica di San Francesco, meritano una visita anche la Basilica di Santa Chiara, l’Eremo delle Carceri immerso nei boschi del Monte Subasio, e il Santuario della Spogliazione che ospita la tomba di San Carlo Acutis.
Ma Assisi non merita una visita sono per motivi religiosi: è anche un borgo medievale perfettamente conservato, con vicoli in pietra, piazze tranquille e panorami mozzafiato sulla campagna umbra. Passeggiare per il centro storico è come fare un viaggio nel tempo. Ogni angolo racconta una storia, ogni chiesa e ogni casa ha un fascino particolare. Infatti visitare Assisi è un’occasione anche per rallentare, respirare un’atmosfera unica e riscoprire valori importanti come la pace, la bellezza e il rispetto per la natura. È un viaggio che arricchisce, dentro e fuori.
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